pOlugcu6QwAIY0qWBSYl1vHdZyA>

sabato 12 novembre 2011

4 gennaio 2009 - 2

Posto che condivido pienamente la tua idea e che anche per me bdsm è amore profondo....posso parlare del mio sentire che mi rendo conto è molto particolare.
Penso che non è possibile dire "io appartengo completamente ma non amo"........perchè se non dai di te anche la parte "amore" è palese che non ti dai del tutto....e quindi non appartieni o meglio........appartieni ma......
Non temo la confusione di certi momenti anzi...in certi momenti (come ho scritto in un mio post) il mio Master mi annulla ompletamente ed io assorbo le sue sensazioni e gliele rimando unite alle mie, come una sinergia.
La sottomissione paradossalmente mi rende libera. Ha fatto si che mi senta sicura sempre anche quando siamo lontani, perchè il mio Master è sempre con me.
La sofferenza per me è semplicemente il modo in cui il mio Master vive il suo essere e fa si che io possa vivere il mio, poi fisicamente si crea un meccanismo di dolore/piacere, meccanismo che lui mi ha insegnato e che mi fa vivere. Io non provo piacere nel dolore, provo piacere perchè lui lo prova facendomi male........e questo mi arriva, si amplifica e ritorna a lui
L'amore c'è a prescindere, perchè l'ho riconosciuto e l'ho seguito, perchè siamo complementari, perchè siamo le due facce della stessa medaglia....la sofferenza è solo un modo di "comunicare" e vivere pienamente l'aspetto fisico del nostro rapporto.
Mai mi sono affidata , in nessun modo........ma lui...lui mi ha chiamato, io ho risposto .......così....semplicemente. No non mi vergogno di essere come il mio Master vuole, come sento di essere, ne parlo poco semplicemente perchè chi non è di questo mondo non capisce......e anche chi ne fa parte fatica a capire il nostro rapporto.....è troppo........aggrovigliato, ma stupendo direi.
Non mi interessa essere giudicata e condannata........mi interessa far vivere al mio Master il suo essere e vivere appieno il mio, in modo da ampliare il suo piacere, il resto è contorno direi.
Non mi sento umiliata (almeno non mi è mai successo), perchè quello che fa il mio Master è semplicemente prendere quello che è suo, come vuole e quando vuole....e questo non può essere umiliante ma al contrario direi........gratificante. Non ho mai avuto paura del mio Master e non ho paura del dolore, ho paura che a volte la mia sofferenza faccia si che le mie sensazioni non gli passino pienamente.
Sono la sua slave, cerco di essere come lui vuole che sia, cerco di capire cosa desidera senza che me lo chieda.
Lui è molto sottile, non chiede, fa in modo che pian piano io riesca a comprendere da sola le cose, e quando capisco e mi rendo conto di aver mancato........la sofferenza è grande e soprattutto....difficilmente ripeto l'errore.
Il mio Master è il mio tutto, noi discutiamo, ci confrontiamo, scherziamo e ci prendiamo bonariamente in giro. A volte mi sento come un piccolo cagnolino che saltella allegramente intorno al padrone, e il mio padrone mi tratta con dolce inflessibilita
Non mi fa sconti mai........semplicemente mi sta insegnando e capisce che prima devo capire per poter evitare di sbagliare.
Il tratto più "irriverente" del nostro rapporto penso sia che tra noi c'è il massimo rispetto.......e che interagiamo sempre sullo stesso livello, il mio Master mi tiene al suo fianco, non mi ha mai fatto sentire inferiore e inadeguata....

Nessun commento: