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lunedì 14 novembre 2011

15 settembre 2009

Si avvicina l'ora, e le nostre conversazioni assumono un piglio più "fisico".
E' come quando tieni un cavallo impastoiato per andare al passo in una lunga camminata, ma, in vista della stalla, sciogli le briglie e lo lasci andare al galoppo.
E allora le parole scorrono, la fantasia si accende e la brama traspira nella mente e sulla pelle.
Lascio libero sfogo alla  voglia..............
voglia di essere con te, di "sentirti", di farmi schiacciare e di soffrire per te.
Voglia del sibilo della canna, delle tua mani che aprono, del  respiro sulla  pelle.
Voglia dei tuoi giocattoli e delle lacrime che inevitabilmente  procuri.
Voglia di corde strette sul corpo, di dita che frugano impazienti, di pioggia calda che bagna e disseta.
Voglia di trattenere il respiro nell'attesa, di gemere e di piangere, voglia di gag che zittisce.
Voglia di mani che prendono i capelli e usano come più ti piace, di lenzuola strette e di rossore acceso.
Voglia del mio Master......

Voglia di te....

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