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domenica 21 ottobre 2012

L'altro giorno ho incontrato una persona di tanti anni fa, mi ha detto..........ti ho riconosciuto dal sorriso.
Mi conosceva da ragazzina........sai quanto sorridi alla vita in generale?.........bhe ripensandoci dopo ho capito che è cosi.......ho ripreso a sorridere alla vita..con serenità.
Ho incontrato persone perse da tempo che mi hanno detto.........sei cambiata, e questo cambiamento che percepivo dentro di me .......è diventato reale.
Ho imparato che non è necessario vivere sempre con la corazza addosso sulle barricate..........che la vita ti colpisce ma tu puoi riuscire a ripararti e a soffrire...il giusto.
Ho imparato che ci sono battaglie che non vale la pena combattere...che non hanno senso, non hanno importanza..o quanto meno non così tanta da sfiancarti per farlo.
Ho imparato ad aprire la mente... a considerare anche l'opinione degli altri se diversa dalla mia, non come sbagliata a prescindere ma...appunto..diversa e rispettabile come la mia.
Ho imparato a guardarmi dentro ..ma per davvero, nel bene e nel male...sopratutto nel male per capire e cercare di migliorare il mio atteggiamento.........per stare meglio con me stessa.
Ho imparato a non raccontarmi bugie.............a fermarmi un attimo a riflettere prima di agire.
Ho imparato a guardarmi allo specchio e ad amare quello che vedo pure se imperfetto.
Ho preso coscienza di me...la mia autostima si è accresciuta, la calma ha preso molto più spazio nella mia vita rispetto a prima.
Ho imparato ad ascoltare i pareri e i consigli ma a decidere da sola come fare le cose.
Ho imparato a vivere la mia vita nel modo che ritengo migliore, a dire no quando penso sia il caso senza sentirmi in colpa.
Sono un animaletto...vivo di pancia....ma ho capito che non sempre è possibile farlo...che occorre usare anche la razionalità.
Soprattutto ho imparato a dare e non solo a prendere.
Tutto questo l'ho imparato in questo rapporto che non so nemmeno io definire.
E' BDSM?..non lo so..ho smesso di chiedermelo tempo fa perchè alla fine non è importante dargli un etichetta.
Non è definibile annerendo le caselline...
ti lega....................... SI .. NO
ti umilia .....................SI....NO
ti presta.....................SI....NO
ti scopa.....................SI....NO
ti frusta......................SI...NO
ti sputa addoso..........SI...NO
ti fotte la mente..........SI...NO

..come se un rapporto di questo tipo si potesse racchiudere in una serie di pratiche...misurare con la quantità e la durata dei lividi...o con il numero dei colpi dati o ricevuti.
Come puoi incasellare le sensazioni che nascono dall'essere insieme, quel legame che si crea tra noi quando mi fai male facendomi vivere il mio sentire e vivendo il tuo...quando sono sotto le tue mani e ti faccio vivere il tuo sentire...vivendo il mio; quell'essere tesi verso il soddisfacimento dell'uno che siamo...antitetici e complementari...due tasselli che si incastrano perfettamente, tanto da non poter più percepire la linea di demaracazione.
In quei momenti...tutto questo diventa tangibile...riempie l'aria intorno a noi, denso e liquido...ci ricopre la pelle e lo respiriamo....
Esce da noi e ritorna a noi...innescando una spirale di "godimento" che si autoalimenta e ci fa andare sempre più lontano.
E' come un elettricità nell'aria attorno a noi...sempre presente anche se a livelli più o meno alti a seconda della situazione e del momento.
Tutto questo ho imparato standoti accanto...avendo a fianco prima di tutto l'Uomo che mi ha spronato a capire..a ragionare...a crescere...poi il Padrone...che si prende cura di me anche quando mi fa piangere dal dolore.
Che mi fa provare la gioia di inginocchiarmi ai suoi piedi assaporando l'appartenenza...senza bisogno di ordinarlo, ma per riconoscimento.
Ho impiegato due anni a chiamarti Padrone e a ringraziarti quando mi fai male...e quando lo faccio...è sempre un brivido di consapevolezzza.
Ho ritrovato il sorriso di chi affronta la vita con serenità e sicurezza......grazie a noi. al nostro combattere contro tutto e tutti per proteggere la nostra bolla....all'impegno per manternerla sempre in equilibrio.
Alla nostra volontà di respirarci....insieme.







1 commento:

kovalski ha detto...

chissenefrega delle definizioni. è viverle, queste sensazioni, che conta.
poi chiamale come vuoi. o non chiamarle per nulla. non è questo che conta.