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lunedì 27 febbraio 2012

...non mi hai mai legato,  usavi le corde per appendermi con le polsiere o le cavigliere, per darmi un sostegno diciamo ma ora...è cambiato.
E' stato naturale, normale per me attenderti così, le dita strette alle corde.e puoi farmi quel che vuoi, non le mollo, non mi passa nemmeno per la testa l'idea di staccare le mani per coprirmi o per spostarmi.
E' stato istinto, e la tua frase mi ha fatto pensare  che forse aspettavi proprio che io capissi...
Tu non ami obbligare, costringere, strappare....meglio la sottile soddisfazione del vedere la tua vittima appoggiare volontariamente il collo sul ceppo...la pelle tutta sorridente.


domenica 26 febbraio 2012

un angoscia, come una mano  che stringe il mio essere più nascosto, ripiegato su se stesso stillante tristezza
Mi sento arida, vorrei il tuo respiro, la tua anima che accarezza la mia, quel momento in cui tutte le barriere cadono e siamo noi, le nostre bestie a correre insieme nel vento, a rotolarsi  e strofinarsi. Il mio fare le fusa e i tuoi artigli che  lacerano scavandomi  per poter bere cio che è tuo...la mia essenza ....per dissetarti così da spegnere anche la mia arsura.

domenica 19 febbraio 2012

La mia cintura abbandonata sul letto.
La prendo e ritorno a noi..al mio sguardo monello la prima volta che la misi per mostrartela, e ai tuoi occhi seri mentre la sfilavi..
al tuo ufficio,alle impronte delle mani sui vetri e alle tue parole...brava, sei rimasta in posizione...
al suo profumo e al suo sapore quando me la passasti davanti al viso per farmela baciare, perchè non la sentissi nemica...
alla gag e al mio sbavare mentre l'aria si spostava al suo movimento ....
ai tanti modi che hai di usarla per farmi sentire lampi diversi di dolore...
All'inquietudine che ancora mi prende quando ti vedo arrotolarla sulla mano..

La nostra cntura

venerdì 10 febbraio 2012

Un video spulciato in rete mi fa illanguidire dalla voglia di essere con te mentre usi i tuoi giocattoli preferiti.
Ripenso ad una foto che mi hai fatto tempo fa....così oscena e nello stesso tempo intrigante. Gli aghi infilati,  i fili intrecciati così sottili ma perfettaemnte in grado di dare la percezione dell'essere immobilizzata. Il tuo farmi godere in quella situazione che ha reso l'orgasmo un tormento visto il mio dover stare il piu possibile ferma.
Rifletto su quanto mi piace vederti mentre li usi, la tua espressione concentrata e il guizzo negli occhi, il tuo sorridere soddisfatto quando guardi nei miei senza vedere la paura che per tanto tempo mi assaliva e che ora finalmente grazie a te è passata quasi del tutto.
Amo vederti giocare con i fili..........quasi come se tessessi o ricamassi arabeschi sul mio corpo, creando una forma di comunicazione solo nostra.
Il dolore acuto alla puntura..la sensazione del passaggio nella carne scandita dai miei mugolii che si alzano fino ad arrivare alla seconda puntura........ la sensazione di spossatezza e abbandono, la tua mano che mi accarezza e rassicura e subito fa scemare il dolore per lasciare spazio all'eccitazione del sentirmi parte di te.
Ogni trafittura è un possesso...è un dirmi sei mia dentro e fuori....ogni mio gemito un' affermazione...pelle muscoli e sangue sono per te.
Penso che questo modo di "essere insieme" così "forte e fisico"  sia una perfetta trasposizione del nostro rapporto "mentale", un modo di dare forma "visiva e tangibile" al nostro sentirci una sola cosa.