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martedì 15 novembre 2011

1 ottobre 2010

Basta poco per immobilizzarti.

Due pezzetti di corda non più lunghi di 20 cm e ti ritrovi così..........sul tavolo,  in una posizione ridicola, impudicamente e sfacciatamente esposta, la parte più tenera aperta
che grida...fammi male.

Sei li e non puoi fare altro che aspettare, senti il rumore della canna, i colpi si susseguono e tu puoi solo rimanere li, immobile...........tenuta da questi pezzetti di corda e dal sapere che questo lui vuole, che questo gli piace.

Un momento di tregua...poi senti il freddo del lubrificante e le sue mani iniziato ad aprirti... si intrufolano impertinenti, saggiano, tastano e girano, allargando il passaggio.

Ti accorgi che le corde non ci sono più, eppure non ti sei mossa dalla posizione....e quel continuo invaderti diventa man mano sempre più eccitante, tanto che ad un certo punto chiedi di poterti "toccare"....

Permesso accordato ma, ti rendi conto che i suoi occhi sono a pochi centimetri dalla tua figa e che lui vedrà le tue dita muoversi proprio lì....... prendi fiato, raccogli il coraggio e piano piano inizi.

Man mano diventi sempre più sfrontata, proprio il sapere che ti guarda ti spinge a muoverti in modo lascivo, ad indugiare e ad aprire di più, perchè veda.

Percepisci il suo piacere, il suo gustarti mentre ti penetra sempre più a fondo, facendoti male, i tuoi gemiti di piacere che si mischiano a quelli di dolore.

E' una spirale, più ti piace più ti muovi per invogliarlo ad aprirti, più ti fa male e strilli, più lui ti dilata e ti prende...più soffri, più ne gode...e  l'adrenalina sale.

Finchè alla fine godi.........stringi i muscoli e il dolore è talmente forte da quasi cancellare il piacere....mentre sempre di più le sue dita affondano nel tuo culo.





Padrone...è stato bellissimo

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